l' Arte e la Terra
Professionisti appassionati
di Fiere ed Eventi
L’ Arte e la Terra nasce a fine 2016 da un’idea di Mario Lillocci per garantire a tutto il comparto fieristico e in generale agli operatori su area pubblica, eventi e occasioni di lavoro.
Lillocci, dopo l’esperienza in Fiva Confcommercio in cui ricopre il ruolo di vicepresidente, organizza un tavolo tecnico con amici e collaboratori che si sono distinti negli anni per particolare visione e metodo lavorativo. Saranno presenti Lanfranco Proietti e Walter Agostinelli con incarichi in Confesercenti; Pasquale Tirelli ex presidente di Fiva Confcommercio e Mauro Muci tecnico del marketing e della comunicazione. In quegli incontri si pianifica un nuovo concept di eventi che intervenga su più aree tematiche affermando un netto e radicale taglio con il passato a beneficio di tutto il comparto fieristico. Con le prime date di Todi, Perugia, Spoleto del 2017 l’Arte e la Terra si rende da subito conto che la direzione presa è quella giusta. La società stanzia da subito importanti investimenti per accendere i riflettori su tutto ciò che circonda il mondo delle fiere e mostre mercato. Non più solo il classico format di evento rimasto immutato per anni, ma opportunità di vivere un’esperienza completa d’intrattenimento, all’insegna dello shopping e del divertimento.
Location meravigliose, banchi selezionati per qualità degli allestimenti e offerta merceologica, negozi tutti aperti e spettacoli dal vivo. Grazie all’impegno e supporto delle Amministrazioni Comunali, arricchimenti culturali con visite guidate, Mostre e Musei aperti. Il pubblico risponde con entusiasmo! Nel triennio 2017-2019 L’Arte e la Terra organizzerà circa 60 eventi con migliaia di visitatori e centinaia di operatori su area pubblica. Gli eventi favoriscono il turismo interno con visitatori provenienti da tanti comuni dell’Umbria.
Gli innegabili risultati trasformano rapidamente la società in un punto di riferimento per tutto il comparto fieristico che trova finalmente chi riesce a valorizzare un settore troppo spesso dimenticato e poco incline ai cambiamenti. Un netto distacco con il passato, che continua ancora oggi con l’impegno e la determinazione nel costruire opportunità di lavoro, nel segno dell’innovazione e della valorizzazione dei territori.